Partiranno a breve le attività per la sostituzione dei vecchi pali degli imbarchi di Ascona e Locarno. Il progetto complessivo, commissionato dalla Navigazione Lago Maggiore, ha seguito una procedura di approvazione che ha coinvolto l’Ufficio federale dei trasporti, i Comuni di Ascona e Locarno, le società di navigazione attive sul bacino svizzero e i vari progettisti. L’aspetto ambientale ha avuto un ruolo centrale ed è dunque stato affrontato con grande sensibilità. Va infatti ricordato che, in particolare ad Ascona lo scalo si posiziona in prossimità del caratteristico lungolago, assai frequentato – dagli ospiti, ma anche dalla popolazione locale – durante la stagione turistica. In questo contesto va specificato che la necessità di un intervento in piena stagione turistica è dettata da questioni di sicurezza, ritenuto l’attuale stato dei pali. Intervento che non è stato possibile organizzare in precedenza, poiché l’iter dell’accordo, che permettesse appunto di tutelare a dovere il paesaggio dei due Comuni interessati dai lavori, ha comportato un certo tempo per la ricerca delle corrette soluzioni. I lavori inizieranno dall'attracco di Ascona e saranno svolti unicamente nei giorni feriali, tra il 4 e il 13 luglio, per la sostituzione di 18 pali in totale. Successivamente le attività si sposteranno nell’area del Debarcadero di Locarno, con una prima fase di intervento tra il 13 e il 15 luglio (sostituzione di 3 pali). Nella seconda fase di intervento, in programma invece a partire dal prossimo mese di ottobre, al termine della stagione turistica, saranno invece posati i restanti 76 pali previsti dal progetto. Tutti pali che, essendo in metallo, avranno una durata di vita maggiore rispetto quelli vecchi in legno con conseguenti costi di manutenzione sensibilmente inferiori rispetto al passato. Le operazioni avverranno interamente da lago, inclusa la fornitura, la posa dei nuovi pali e lo smaltimento di quelli estratti, attraverso un’autogrù installata su un pontone. Le lavorazioni consisteranno nell'estrazione a strappo e nella successiva infissione (vibroinfissione) dei nuovi pali sulle medesime coordinate di quelli precedenti. Grazie alle tecniche utilizzate, va sottolineato che i rumori legati alle operazioni in programma saranno ridotti al minimo indispensabile. Non si eseguiranno lavori in acqua con beton o altro e allo stesso tempo non è previsto l'impiego di acqua nelle lavorazioni. Anche i rischi di inquinamento delle acque del Verbano saranno quindi ridotti al minimo. La direzione dei lavori è garantita dallo Studio di ingegneria Sciarini, mentre l’esecuzione è affidata alla società Comar SRL. Sia lo studio Sciarini, sia la società Comar SRL sono già attivi sul cantiere del nuovo Porto regionale del Gambarogno, in cui le procedure di protezione e sicurezza sono già state collaudate. Per ulteriori informazioni: Luca Pelloni, Ufficio comunicazione, pelloni.luca@locarno.ch |